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CBG 10%+10% CBD Neroridol



Il CBG proviene dal CBGA ed è uno delle centinaia di cannabinoidi presenti nella cannabis e nella
canapa. Il CBGA, ovvero la versione acida del CBG, si può considerare l'origine di tutti i principali
cannabinoidi poiché da esso si formano il CBDA, il THCA, il CBCA e il CBG. Questi, a loro volta, si
trasformano rispettivamente in CBD, THC, CBC e CBG (che non subisce alcun cambiamento) dopo aver subito la
decarbossilazione.Il cannabigerolo (CBG) è un fitocannabinoide NON PSICOATTIVO che si lega ai recettori CB2
presenti nell'intestino, nel tessuto connettivo e nel sistema
nervoso ed ha una funzione fondamentalmente "regolatrice" ,
ovverosia supporta il nostro sistema endocannabinoide nella regolazione dell'omeostasiovvero dell'equilibrio funzionale:
nel momento in cui si attua uno squilibrio o uno scompenso nel sistema endocannabinoide la modulazione dell
cannabigerolo (CBG) che agisce, ad esempio, sul sistema immunitario o indirettamente su un processo infiammatorio
tende a ripristinare immediatamente
l'equilibrio originario .Il cannabigerolo (CBG) può supportare il ripristino dovuto ad una alterazione del sistema
endocannabinoide umano provocata da patologie o traumi, quindi anche da agenti esterni.Numerose ricerche
dimostrano come il CBG aumenti la produzione di anandamide, il principale cannabinoide endogeno
presente nel nostro corpo. L'anandamide aiuta a regolare il sonno, l'appetito e la memoria, agendo
direttamente sui recettori CB1 e CB2. Le recenti ricerche scientifiche sul CBG ci danno chiare indicazioni sul suo
importante ruolo . Nel 2010, uno studio scientifico ha scoperto che il cannabigerolo agisce come un potente agonista dei
recettori α2-adrenergici. Ciò lo colloca in una classe di
farmaci noti, tra l'altro, per gestire varie forme dell Infiammazione e del dolore. Un'altra ricerca del 2008
è giunta ad
una conclusione simile. Nel corso di questa recensione, si fa riferimento ad uno studio del 1991 in cui ricercatori
scoprirono che il CBG è un analgesico ancora più forte del THC.
Gli studi scientifici effettuati fino ad oggi, suggeriscono che il Nerolidolo abbia effetti efficaci contro le infezioni
batteriche, il cancro, le lesioni della pelle, le ulcere e le malattie che coinvolgono l’infiammazione sistemica,
come l’asma, l’artrite e la fibromialgia. recenti studi del “Biological and Pharmaceutical Bulletin”I hanno
dimostrato che il Nerolidolo ha proprietà antifungine. Una ricerca pubblicata sulla rivista “Clinical
Pharmacology” ha studiato le proprietà antinocicettive e antinfiammatorie Il Nerolidolo risulta efficace nella
sua riduzione, in quanto limita la produzione di molecole infiammatorie


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